Ada Negri, la poetessa di Lodi, ha iniziato a Motta il suo
insegnamento nella Scuola Elementare e vi è rimasta dal 1888, quando aveva
diciotto anni, al 1892. La sua aula era nel coro della chiesa di San Rocco e
poi fu nelle Scuole " nuove" aperte nel 1890 e la sua camera, presso
il fornaio dell'odierna Via Borgomaneri . La Signora che l'ospitava era la
Chiarina Miracoli che la poetessa chiamava " Chiaroscura "L'ambiente
è stato ristrutturato ma sulla facciata c'è una lapide. Nel giardino del Municipio
è stata collocata una statua di Ada Negri in grandezza naturale. Nel 1970 si
sono fatti dei festeggiamenti per il Centenario della sua Nascita.
Molto affezionata a
Motta ha scritto " Ritorno a Motta Visconti" e " Birichino di
strada" ispirandosi ad un piccolo mottaiolo . Ha ricordato anche i boschi
con " le foreste di Motta Visconti" descritte nella sua Opera
Era stato preparato
il Museo Negriano quindi ristrutturato che ora si presenta così ai turisti che
lo vengono a visitare.
La visita è stata organizzata con la signorina RACHELE , figura di spicco della società mottese.
Biografia di
Bossi Rachele
Rachele
Bossi nasce a Motta Visconti il 27
aprile 1930, da Casarico Antonietta e da Bossi Giorgio.
La famiglia paterna è di
origini contadine, il padre lavorava la terra ed il nonno faceva il “ lacè”,
cioè aveva un piccolo caseificio.
Il fratello
della mamma, Don Luigi, è il parroco del
paese e lo rimarrà fino alla morte avvenuta nel 1948.
Nel nucleo
familiare si respira un'aria densa di
cultura ed arte nonché di profonda fede.
La mamma
parlava molto bene il francese, aveva conseguito il massimo degli studi
previsti per una ragazza di fine ottocento e leggeva molto; il padre
dipingeva, suonava, inventava e costruiva da sé alcuni piccoli
macchinari per il proprio lavoro .
A Rachele
piace studiare, è curiosa e vuole imparare, così , dopo le scuole elementari,
si reca in collegio dalle suore a Monza dove prosegue gli studi.
È il periodo della seconda guerra mondiale,
spesso suona l'allarme e le ragazze si devono rifugiare nelle cantine da cui,
tramite un pertugio, osservano il cielo arrossato dai bombardamenti su Milano.
Il cibo
scarseggia e non è molto buono, ma la voglia di imparare è tanta e Rachele
studia e studia con grande impegno.
Dopo il
collegio si iscrive all'Istituto Magistrale Virgilio di Milano dove consegue il
diploma di insegnante. Da qui comincia la sua vita di supplente in vari paesi
nei quali si reca, estate ed inverno, in bicicletta.
Nel 1957,
dopo essere entrata in ruolo, sceglie la sua sede definitiva a Motta Visconti,
dove rimarrà fino alla pensione nel 1993.
Nel
frattempo però si dedica alla Parrocchia, che ha servito per tutta la sua
vita in
innumerevoli mansioni, con enorme impegno: dall'insegnamento del catechismo a
bambini e ragazzi a quello impartito alla "terza età", dalla
creazione, mantenimento e accrescimento dell'archivio parrocchiale al museo di
Ada Negri, dal prezioso volontariato in Caritas all'incarico di Ministro
straordinario dell'Eucaristia fino ad arrivare alla cura per la chiesa di San
Rocchino.
Senza
dimenticare ovviamente la sua vastissima cultura nei più svariati argomenti.
Rachele non ha mai smesso, nella sua esistenza, di leggere. Leggeva
continuamente, si informava, ricercava, appuntava informazioni, si
aggiornava... più si accorgeva di non conoscere e più leggeva! E lo ha fatto
non solo per sé, ma condividendo sempre
i suoi elaborati con la comunità in cui viveva.
Lo ha fatto:
-
con i suoi
imperdibili articoli apparsi su "Vita mottese", che ci hanno fatto
apprendere i più piccoli particolari di storia mottese;
-
con la sua
collaborazione alla ricerca di informazioni nell’archivio parrocchiale per la stesura del libro “Storia di Motta
Visconti e dell’antico Vicus di Campese” di Ambrogio Palestra voluto dall’Amministrazione di Motta
Visconti, edito in due edizioni del 1979 e 1982;
-
i suoi cenni
della storia del paese di Motta Visconti sono sul sito del Comune http://www.comune.mottavisconti.mi.it/citta_/storia_.php
-
attraverso i
due volumi de "Al Mutaiö",vocabolario mottese-italiano con elementi
di grammatica pubblicato dall’Amministrazione comunale in due edizioni del 1989
e del 2000, vere e proprie fonti di memoria del nostro passato .
Si è
dedicata alla comunità ed è stata assessore all’ istruzione e alla cultura e
vice sindaco in Comune dal 1970 al 1990 ( è stata eletta per quattro volte nel
Consiglio Comunale con Sindaco l’onorevole Giovanni Andreoni ) ; è rimasta nel Consiglio Comunale sino al 1993 come
consigliere.
Durante il
suo periodo di Assessorato si è dedicata alle migliorie dell’edificio
della scuola elementare, al
funzionamento della mensa e delle attività parascolastiche per i tanti ragazzi che ogni anno aumentavano
nel vecchio edificio scolastico.
Ha favorito
la costruzione dell’asilo nido comunale per aiutare quelle mamme lavoratrici
che lasciavano i loro pargoletti alla mattina e li ritiravano al ritorno dal
lavoro.
Ha
organizzato i soggiorni marini per gli anziani.
Ha
collaborato alla stesura del regolamento della biblioteca comunale.
Si potrebbero scrivere infinite pagine sul suo operato, ma la cosa fondamentale è
una sola: Rachele ci ha insegnato, con estrema umiltà (dote che la
contraddistingueva più di ogni altra) che i risultati migliori, in ogni campo,
si ottengono mettendosi al servizio del prossimo con impegno.
Ha lasciato
la nostra comunità per raggiungere la casa del Padre il 4 maggio 2015.
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