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mercoledì 28 maggio 2014

Storytelling


Anansi the trickster spider:

educare alla multiculturalità attraverso i racconti

 

 

Lo storytelling è un metodo di lavoro che riveste un ruolo di primaria importanza nell’insegnamento di una lingua straniera in quanto la narrazione facilita l’apprendimento linguistico, stimola la fantasia dei bambini, e ne sviluppa le potenzialità creative.  

Le nostre scuole si presentano oggigiorno come un caleidoscopio di culture diverse e lo storytelling in questo contesto si configura come un’attività integrativa per sviluppare, consolidare o potenziare alcune tematiche relative all’educazione interculturale. Lo storytelling  è infatti una tradizione che accomuna molte culture.   Attraverso la lettura di storie appartenenti a culture diverse si potranno proporre attività finalizzate ad abituare i bambini alla valorizzazione delle differenze e degli aspetti propri della nostra e delle altre culture e ad apprezzarne le diversità come una vera ricchezza.  

Il filo conduttore di tutte le storie proposte in questo laboratorio è la presenza del  trickster, una figura chiave che con le sue caratteristiche stimola la curiosità dei bambini e  favorisce la possibilità di cogliere somiglianze e differenze tra le varie culture.  

La favola (trickster tale) è una breve storia che utilizza personaggi di animali con caratteristiche umane allo scopo di trattare delle verità universali sulla natura e il comportamento umani e tramandare saggezza di generazione in generazione in modo che sia parte del vissuto.

 I tricksters (imbroglioni) di solito non sono né buoni né cattivi. Fanno ciò che vogliono e spesso creano guai.   Le Trickster tales si suddividono in quattro categorie: ƒ

Ø  storie divertenti  ƒ

Ø  storie con una morale 

Ø  storie eziologiche o Pourquoi (forniscono una motivazione degli eventi successi)  ƒ

Ø  storie etimologiche (spiegano l’origine di certi nomi)

Sono di solito racconti orali che sono stati successivamente scritti. Il narratore greco  Esopo ha raccontato le sue favole in forma orale prendendo spunto da tradizioni indiane.

Le forme di trickster più popolari sono la volpe, il coyote, il corvo, il ragno, la tartaruga e la lepre. Nel folklore europeo e cinese, c’è la volpe, in alcuni popoli dell’Africa il ragno o la scimmia. Quest’ultima è presente anche in storie dell’estremo oriente. In India, il trickster è in genere un topo mentre tra le culture degli Indiani d’America è spesso il coyote oppure un corvo. Da queste storie folcloristiche prendono spunto i cartoni animati che vedono come protagonisti Bugs Bunny, Wil il coyote e Daffy Duck.

La favola del ragno Anansi deriva dal popolo ghanese degli Asante
 
 e fu portata nelle isole caraibiche e negli USA dagli schiavi africani trasformandosi nelle favole di Brer Rabbit. Anansi è appunto un trickster che, nonostante venga scoperto, non impara mai la lezione. 

 

ANANSI AND THE MOSS COVERED ROCK

 

Anansi was a very famous greedy spider. No matter how much food he had, he always wanted more. One day he was walking down a path......through the jungle in Africa... ...and he was thinking about food. He was walking along saying to himself: "I wish I had a banana... ..a juicy mango would be very nice... ..or a yam... mmmm..."  
 
 
Suddenly, Anansi stopped. There was something there on the ground in the middle of the path. Was it food? No. It was only a rock. But when Anansi looked at that rock he saw that it was all covered with moss. He looked at the rock and he said: "My! What a strange moss-covered rock!" And as soon as he said those words... BOOM... Down he fell on his back into a deep sleep!
 

  He fell asleep and slept for a long time. Finally, he woke up. He looked at that rock, and he said: "My! What a strange moss-covered rock!" And... BOOM!... Down he fell on his back into a deep sleep again! He woke up. He looked at the rock. He said: "My! What a strange... ! WHOA! Wait a minute! I better not say those words again. If I do, I will fall down and go to sleep. This must be some kind of magic rock... Hey! That gives me an idea!"  

Anansi ran off and went to Elephant's house. He knew that Elephant had a lot of nice ripe bananas at his house. He knocked on the door and he said: "Elephant, it's me, Anansi! Come with me. I have something interesting that I want to show you!" And he led Elephant off down the path to the rock. When Elephant saw the rock, he said: "My! What a strange moss-covered rock."  And... BOOM! ... down he fell into a deep sleep!
 

 And while he was sleeping, Anansi went back to Elephant's house and stole all of Elephant's bananas.  

Now Anansi had lots of food, but he was a greedy spider and he wanted even more. He remembered that Leopard had a lot of juicy mangoes at his house. He knocked on the door.and he said "Leopard, it's me, Anansi! Come with me. "I have something interesting that I want to show you..." And he led Leopard off down the path to the rock.  When Leopard saw the rock, he said: "My! What a strange moss-covered rock." And... BOOM... ...down he fell into a deep sleep!
 

 And while he was sleeping, Anansi went back to Leopard's house and stole all those juicy mangoes.  

Anansi  ran to Monkey's tree and he called up: "Monkey, it's me, Anansi! Come with me, Monkey. I have something interesting that I want to show you!" Anansi led Monkey off down the path. But he didn't realize that someone had been watching: Little Bush Deer
 

 He had heard what Anansi was saying to Monkey. Little Bush Deer was hiding in the bushes, watching and listening, when they got to the rock. He heard Monkey say: "My! What a strange moss-covered rock!" And... BOOM!... Down he fell on his back into a deep sleep. Bush Deer  was watching when Anansi went to Monkey's tree and stole all of Monkey's yams.

That greedy spider was very busy that day. He played that trick on Anteater and Frog. He played that trick on Ostrich and Water Buffalo and Giraffe and stole all of their food. 
 

Now Anansi had a ton of food, but he was so greedy that he couldn't resist playing that trick on Bush Deer as well. He knocked on the door and he said: "Bush Deer, it's me, Ananasi! Come with me" I have something interesting that I want to show you. And he led Bush Deer off down the path to the rock. 
 

When Bush Deer saw the rock, he said: "What is that thing, Anansi?" Anansi said: "No, no, Bush Dear, that's not what you're supposed to say..." Oh?" said Bush Deer. "What am I supposed to say?" "You're supposed to say: 'My what a str...' Ummm... Ummm... You know! You know!" "Alright," said Bush Deer, "If that will make you happy, Anansi, I will say it.... My what a str...' Ummm... Ummm... You know! You know!" "NO!" cried Anansi. "You're supposed to say those magic words." "Okay..." said Bush Deer. "...those magic words..." "NO! NO! NO! You're supposed to say what all the other animals said, for goodness sake!" "I will try, Anansi... what all the other animals said, for goodness sake!" Anansi got very angry. He stamped his feet and he shouted: "Don't be stupid, Bush Deer You're supposed to say: My! What a strange moss-covered rock!... Ooops!" And down Anansi fell into a deep sleep.  

And while he was sleeping there, Elephant went to Anansi's house and got back all his bananas. Leopard went and got back all his mangoes. Monkey got back all his yams. In fact, all of the forest animals that Anansi had tricked that day... ...got back all their food. When Anansi woke up all he saw was that rock. All of his food was gone! He gave that rock a kick and went off down the path saying to himself: "I sure wish I had a banana, or a mango or a yam..."
 

lunedì 21 aprile 2014

Il teatro dei burattini

 I burattini vanno a scuola

 I bambini e i ragazzi, attraverso le attività laboratoriali proposte dal progetto I burattini vanno a scuola:

Ø  acquisiranno tecniche e strumenti per la realizzazione di un Teatro di Burattini;

Ø  sperimenteranno la costruzione di burattini, fondali, ecc…;

Ø  utilizzeranno la scrittura per raccontare, raccordandola alla forma di copione teatrale;

Ø  vedranno il loro lavoro valorizzato e apprezzato dalla comunità tutta attraverso gli eventi che verranno organizzati a conclusione del percorso;

Ø  costruiranno una consuetudine al lavoro di gruppo, allo scambio, anche con il coinvolgimento delle famiglie.

 

Teatro dei Burattini potrà diventare uno strumento per sperimentare con gli alunni percorsi di crescita attraverso attività laboratoriali creative, dove la personalità di ciascuno ragazzo potrà trovare vie di espressione costruttiva, anche nella relazione con il gruppo.

I RAGAZZI DI CLASSE QUINTA DELLA SCUOLA PRIMARIA HANNO PRODOTTO CIO' CHE SI LEGGE DI SEGUITO.


 

UNA STORIA DIVERTENTE

 

Tania: - Ciao ragazzi e ragazze, questa  è una storia divertente che fa ridere la

 gente! –

Giulia: - Ciao raga vi racconterò una barzelletta, brevissima e divertentissima. “ Due papere si dicono: Dove vai quest’anno in vacanza? L’altra risponde : Qua qua”-

Elisa: - Volete sentire un’altra barzelletta   sciocchina? “ Un marziano piccolino, verde, con tre antenne e un solo occhio entra in un bar, si guarda in giro, poi esclama: “Ops, devo aver sbagliato barzelletta!”

Giulia: - Ehi , ragazzi , si sono piaciute le barzellette? Non vi preoccupare, ce ne sono altre! –

Tania: - A proposito qual è il colmo per una sarta? Perdere il filo del discorso! –

Elisa: - Bene , adesso possiamo incominciare la vera storia –

Giulia : - No!!! Aspetta un attimo!!! Devo raccontare l’ultima barzelletta! “Cosa fanno tanti galli  sotto terra? Una galleria!!!! –

Tania : - Ok, credo che adesso si possa iniziare!!! –

Narratore:  C’erano una volta tra ragazzine di nome Tania, Giulia ed Elisa che  si  avventurarono  in una divertentissima storia tra personaggi imbarazzanti… e adesso cominci la storia!

Giulia: - Ragazze abbiamo un po’di tempo libero!!! Dove andiamo? A prendere un gelato o a fare shopping?-

Tania ed Elisa: -  Sì, a fare shopping! –

Giulia: - Ok, allora andiamo a fare shopping –

Narratore:  Andarono al centro commerciale dove incontrarono …. Ciuchino!

Ciuchino: - Ehi, ragazze sareste così gentili da accompagnarmi fino alla mia macchina? –

Giulia: - Ma certo signore. –

Ciuchino: - Ahhh!!! Mi sono dimenticato di dirvi …devo fare la spesa!!! –

Elisa: - Ma certo signore, si figuri. –

Tania: - Ma Elisa così non ci resteranno più soldi per comprare quel bel vestito per me! –

Elisa e Giulia: - Tania non sarà così male!!! –

Tania. – Ok , ragazze . –

Narratore : Tania ascoltò le sue amiche e così entrano a fare la spesa… ma ad un tratto … si spense la luce e in quei secondi si sentì…..

“Badabauuu!!!!”

Giulia, Tania ed Elisa : - Ciuchino tutto bene???? –

Ciuchino : - Pepperepennie, no non vi preoccupate, ho fatto cadere solo otto scaffali!!!-

Narratore: Poi ad un tratto si riaccese la luce e davanti alle tre ragazze e a Ciuchino c’era un disastro di cibo.

Giulia: - Cosa è successo!!!! Una marea di cibo mi sta soffocando!!! Aiuto!!! –

Tania: - Sì, Giulia… a chi lo dici!!!-

Elisa, Tania e Giulia: - Aiutooooo!!!!!! –

Ciuchino: - Scusate, ma cosa succede, continuate ad urlare!!! Mi avete spaccato i timpani!!!-

Tania, Giulia e Elisa: - Ti abbiamo cercato dappertutto, dov’eri finito ? –

Ciuchino: - E scusate sono andato in bagno, quando scappa… scappa!!!-

Tania , Giulia e Elisa: - Sì Ciuchino ti capiamo!!! –

Elisa: - Ma cos’è questo odore terribile?-

Ciuchino : - E … scusate… avevo un po’ di mal di pancia…-

Elisa: - Ok , va bene ti perdoniamo anche questo. –

Bruuuuuuuuummmmmmmmmmmmm!!!! Bruuuuuuuuummmmmmmmmmmmm!!!

Tania: - Ma cos’è questo rumore???-

Giulia ed Elisa: - Non lo so , ma è molto forte e sembra che si faccia sempre più forte come se si avvicinasse di più! –

Narratore: E ad  un tratto crollò a loro tutto addosso, ma per fortuna si salvarono. Così ricostruirono il centro commerciale e rimasero per sempre amici.

 

 

 

LA TELA DELL’ASSASSINO

 

Presentazione

 

Omino fattorino : – Aho, guardate che cresta, me la sono fatta apposta per l’occasione per sembrare carino! –

Moglie di Omino fattorino: - Appunto per sembrare carino, perché non lo sei! Tu mi avevi detto che eri con gli amici! –

Omino fattorino: - Eh…eh...eh…! Mi hanno chiamato all’ultimo minuto per fare la pubblicità! –

Moglie di Omino fattorino: -  Come no! Io te lo lascio , brutto crestone! –

Omino fattorino: - Ah! Auh! Fmk …fmk… auhhhh… mi ha lasciato.-

Lupo: - Uhhhh … è la mia occasione, baby! –

Moglie di Omino fattorino: - Ouh… ma che brutto maschione! –

Lupo : - Come brutto? Ma sono più bello di quel brutto pagliaccio di Omino fattorino!-

Omino fattorino: - Aho. A chi hai detto pagliaccio! Buffone! – ( si picchiano)

Lupo: Arma segreta ahmmmm! –

Omino fattorino: - Aiuto! –

Moglie di Omino fattorino: - Oh, ma che bel maschione combatte per me! –

Lupo: - Ohhh, tesoro! Va beh, comunque godetevi lo spettacolo! –

 

In questa storia ci saranno due ragazzi di nome Fabio e Nicolò, due assassini, due nonni di nome Andrea e Matteo e la polizia di Marco Pezza.

Nicolò : - Allora il prossimo omicidio è fissato per domani.-

Fabio : Ok . –

Andrea: - Ohhhh! Non devono ammazzare, uccidere nessuno dobbiamo impedirlo! –

Nicolò: - Ehi, vedi quella casa! Facciamo che saranno quelli gli uomini del prossimo omicidio. –

Fabio: - Grande idea Nico! –

Andrea: - Oddio, ci vogliono uccidere! –

Matteo: - Mammamia! Ora è un casino! –

La notte dopo i due ragazzi vengono pian piano  senza farsi sentire, ma Andrea e Matteo si sono nascosti e sono pronti.

Andrea: - Bene , brutti dementi, io sono pronto. –

Matteo: - Dai, venite. –

I ragazzi entrano in casa , ma non trovano nessuno. Intanto Andrea si è nascosto e sta chiamando la polizia la quale risponde: - Stai calmo, stiamo arrivando! –

Andrea: - Bene sono quasi sicuro di essere salvo , la polizia sta arrivando!  -

Nicolò: - Ehi, ma questa è la polizia, sta arrivando! –

I due ragazzi scappano …

E  Andrea si trova una brutta sorpresa.

La polizia arriva e dice: - Arrendetevi alla polizia se no siamo costretti a usare le maniere forti! Mani in alto. –

Andrea : - Sono salvo. –

Andrea e Matteo tornano in casa. I due assassini sparano tanti colpi verso la polizia e la fanno scappare.

E la polizia dice: - Aiuto scappiamo, ci vogliono ammazzare! –

Poi si nascondono al piano di sopra. Quando la polizia se ne  è andata, tornano giù e Andrea e Matteo sono proprio lì.

Nicolò :- Pfiuuu!!! I poliziotti se ne sono andati.-

Fabio: - Ehi, ma quelli non erano mica gli uomini che dovevamo ammazzare? –

Nicolò: - Si è vero. –

Andrea: - Aiuto!!! Vi prego non ammazzatemi. –

Matteo: Aiuto!-

Ma i due assassini se ne fregano!

Nicolò: - Fabio non avere nessuna pietà. –

Fabio: - Sicuro. –

Buuummm! Buuummmm! Buuummm!

Fabio ha sparato tre colpi in testa ad Andrea e poi… zac…zac… Nicolò accoltella Matteo.

Nicolò : - Scappiamo! Via via! –

I due ragazzi scappano e dato che Andrea e Matteo in casa non hanno in casa né telecamere né allarmi e la polizia se ne era andata, la morte  di Andrea e Matteo  è rimasta un segreto e Nicolò e Fabio non si fecero prendere nonostante il fatto che fossero latitanti e la scamparono fino alla morte.

 

Omino fattorino: - Aho, vi è piaciuto lo spettacolo? –

Lupo: - Sì, creato da me cornutone. – (si picchiano)

 

Ex moglie di Omino fattorino: - Ehi, lascia stare il mio  maschione. –

Omino fattorino: - Ma pensavo di essere io il tuo maschione. –

Ex moglie di Omino fattorino: - Se mai uno scemone non un bel maschione. –

Omino fattorino: - Wreee che tristezza. –

Lupo: - Yeahh, vieni baby. – ( si baciano)

Lupo: - Labbra di zucchero! Wuw, sei selvaggia , spero che vi sia piaciuto lo spettacolo! Adios ! visto come parlo bene lo spagnolo perché … el mio cuerpo espanol que me scalda el corason!-

 


 

STAR  WARS

 

Presentazione

 P.C. – E’ pronta la cena? –

P.P. – Sì, arrivo! –

P.C. – Ah, finalmente! Che puzza di porco.-

P.P. – Beh, se lo sai… sono un porco.-

P.C. – Si sente!!!-

P.P. – Ridi, ridi, che la nonna ha fatto gli gnocchi! –

P.C. – Veramente? Buoni gli gnocchi!!! Dove sono? –

R. – Non puoi prendere i miei figli! Sono miei! I ragnocchi sono miei , non tuoi! –

P.C.  – Fanragnocchi!!!! Io voglio gli gnocchi! –

P.P. – Li volete al sugo o al pesto? –

P.C. – C’è STAR WARS…-

T.T. – Wowww –

P.P. – Mangiamo i ragnocchi! –

R. – Sì, tranne i miei! –

Episodio 1

Mace : - Tu non puoi andare da qua, Maul! –

Maul: - Perché? –

Mace: - He, hee e non lo so!!! –

Clone: - Perché Maul deve eh,eh,eh,eh, morire ecco eh,eh,eh.-

Mace: - Le mie ultime parole, mi dai un piatto di pasta? –

Clone: - No, è tutto mio il piatto di pasta. –

Narratore : Maul ordinò alle sue guardie di uccidere ogni Jedy che trovavano sulla loro strada.

Maul: - Vi ordino di uccidere ogni Jedy che trovate sulla vostra strada, ah..ah..ah…-

G. – fì, fì  fignore, agli ovdini  fignore. –

G. – Abbiamo ammazzato tutti i Jedy. –

Narratore : Fener ammazzò una guardia ficcandogli  la spada nella schiena. –

Fener : - Sarò  io la tua guardia , Maul…-

Maul: - Va bene. –

Clone: - Signor Maul, Fener è diventato buono. –

Maul: - Cosa? Allora dovrò ucciderlo. Ah..ah..ah…-

Narratore: Nel tempio Saarac   Fener  e  Maul si scontrarono. –

 Maul: - Ti ucciderò Fener, è la tua fine.-

Fener: - Maul è quel che è.-

Narratore: Fener ammazzò Maul.-

Fener: - Ho, ho, ho , ammazzato Maul!.-

R.T. – Fener non scappi , tu sei un traditore della repubblica.-

Fener: - Cosssa? Non ho capppito cosa hai detto Tropper.-

R.T. – Non scappi Fener.-

Fener: - Che tropppperata, che hai detto Tropper? –

Narratore: - Fener, mentre scappa, canta “home anne anne eina eina hoppa”-

 

P.P.- Wow! Proprio bello!-

P.C. – Batti il cinque, sono più bello io!-

R.- Uffa! –

P.P.- E’ più bello lui-

P.C. -  Ovviamente –

R. – Ma che (…BIIIPPP) stai dicendo –

P.C. – Non si dicono le parolacce (si picchiano) .-

P.P. – Sei proprio scemo! –

P.C. – Ma che cosa dici Peppa. –

P.P. – Porca Peppa!!! –

R. – Parte la rissa… alla nostra destra Pulcino Crestino (EEE)  alla nostra sinistra Peppa Pig  (v maiale)…

R. – Are you ready? 3, 2, 1, goooooo  (parte la rissa)

R. - -Pulcino sferra un destro e poi un sinistro , wow! Peppa cade a terra sanguinando e parte il conto alla rovescia 10, 9, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2, 1 …ma all’ultimo Peppa si rialza e dice

P.P. – Ti sp i ezzo in due –

R. – Peppa tira fuori un macchinetta per i capelli e toglie la cresta a Pulcino Crestino, poi inizia con calci e pugni lasciandolo cadere a terra con la vittoria in mano.-

INTERVISTA

R. – Come è andata? –

P.C. – Mi ha scassato la cresta quel figlio di Peppa .-

P.P. . I’m Peppa Pig , this is my brother George (v. maiale). This is my mummy Pig (v. maiale) and daddy (v. maiale) Peppa Pig.

P.C. – Non capisco l’inglese. -  (vanno tutti fuori)

P.P. – Avete una peppa siga? –

P.C. – Io ce l’ho, tieni. –

R. – Uno sportivo non fuma , ignorante . - (gli toglie la sigaretta)

P.P. – Ok, andiamo al bar, ho fame! -

 

 

UNA NOTTE TRA CARTONI

 

LE RAGAZZE TINI, GREPPO, ELLY E LICIA STANNO GUARDANDO LA TV E, AD UN CERTO PUNTO SI SPEGNE LA LUCE. NELLA STANZA CALA IL SILENZIO TOTALE, INTERROTTO DA UNA CAMMINATA FRETTOLOSA.

Greppo: - Chi ha spento la luce? –

Ad un tratto si riaccende la luce e si ritrovano in un posto molto familiare.

Tini: - Ma … dove siamo finite? –

Elly: - Quanto piove! Troviamoci un riparo! –

Licia: - Il Brutto Anatroccolo!

G. T. E. – Lo sappiamo che sei brutta! Ma non sei un anatroccolo! –

Licia: - Non mi riferivo a me, ma a lui! Il brutto anatroccolo! –

G.T.E. – Aaa

Licia: - Bii

G.T.E. – Ciii

Licia: - Diii

G.T.E. – Eee

Licia: -Ciuppa! Ah…ah…ah…

Greppo: - A parte gli scherzi, dove ci troviamo? –

Tini: - Ma quella storia del  Brutto Anatroccolo! È  ovvio!

Elly: - Guardate… è lì!!! –

Brutto Anatroccolo: - Qua qua! Sono il Brutto Anatroccolo che sguazza nell’acqua! –

AD UN CERTO PUNTO ENTRANO  DEI PAGLIACCI.

Pagliacci: - Ah! Ah! Ah! Come sei brutto e come sei buffo! Ah! Ah! Ah!

B.A. – Perché mi prendete sempre in giro???? –

Elly : - Perché piangi? –

B.A. :- Perché mi prendono in giro! –

Tini: - Non ti preoccupare, ti aiutiamo noi! –

Greppo: - Sì, infatti abbiamo un piano…mmmhhhh! –

Licia: - Basta chiamare la fata Madrina! –

G.T.E.L. – La Fata Madrina!!! La Fata Madrina!!!

Fata Madrina: - Arrivoooo!!! Cosa c’èèèè? –

Tini: - Abbiamo un problema! Un grosso problema! –

Elly: - I pagliacci prendono in giro il povero Brutto Anatroccolo! Devi aiutarci! –

F.M. – Ok, vi aiuterò, però c’è un grosso problema… non trovo la mia bacchetta magica! –

Greppo: - Ma tu sei la Fata Madrina! Tu sei una fata e quindi potresti prendere un bastoncino di legno e trasformarlo in una bacchetta! –

F.M. – Ahhh … sì, che sbadata che sono!

LA FATA PRENDE UN BASTONCINO DI LEGNO E LO TRASFORMA IN UNA BELLISSIMA BACCHETTA MAGICA! E TUTTTE INIZIANO A DIRE FORMULE MAGICHE A CASO NELLO STESSO MOMENTO, TRANNE LA FATA.

G.T.L.E. – Simsalabim, abracadabra, bidibibodidibu, Michelangela, Michelotto che quando è crudo lo vuole cotto! –

Greppo: - No! No! No! Si deve dire “simsalabim”! accidenti al merluzzo!

Elly : - Nooo! Si dice “abracadabra”! …uffa baruffa!!! –

Licia: - Ma noooo! Non si dice così! Bidibibodibibù! Non è giusto! –

Tini:- Ma cosa state dicendo, si dice Michelangela Michelotto che quando è crudo lo vuole cotto! Ma perché?!?!? –

F.M. – Ma basta un  “tic”!!! –

E I PAGLIACCI SI TRASFORMARONO NELLE SCARPE PIU’ PUZZOLENTI DEL MONDO E NESSUNO OSO’ AVVICINARSI MI PIU’ A LORO.

B.A. – Glazie! Glazie! Vi lascio una canzone: io sono il blu-blu, io sono il blu-blu, il sono il Blutto Anatloccolo! –

F.M. – E’ stato un piacere! Anzi, adesso che mi viene in mente, io ho un  grosso problema! Oltre ad avere un foruncolo sul naso. Cenerentola!!! “tic”! –

E SI TROVARONO NEL CARTONE DI CENERENTOLA.

Tini:- Dove siamo finiti?!?!?-

Licia: - In Cenerentola…

Elly: - Fata Madrina? Allora… qual è il problema? –

Greppo: - Già! Non sarà mica che Cenerentola, Cenerentola, Cene… Cenerentola non voglia sposare il principe???? –

F.M.- Nooo… tutt’altro! È il principe che non vuole sposare Cenerentola!

Elly : - Senti … Fata Madrina, noi ti possiamo risolvere i problemi con le sorellastre. –

Tini: - I problemi con la scarpetta. –

Greppo : - E i misteri. –

Licia: - Ma di certo non riusciamo a risolvere i problemi d’amore. –

G.T.L.E.- Perciò … addio! –

 E PRENDONO LA SUA BACCHETTA MAGICA DICENDO DI PORTARLE IN UN ALTRO CARTONE SENZA BACCHETTA.

Tini: - Ciuspiga! Di questo passo diventeremo delle grandi  viaggiatrici!

Greppo: - Bando alle ciance. Scommetto 5 euro che ci troviamo in Cappuccetto Rosso. –

T.E.L.- Aspetta e spera.-

Lupo Cattivo – Ahhhhh… che disgrazia! I tempi non sono più quelli di una volta! Adesso  i bambini mangiano troppi dolci … e questo mi fa alzare il colesterolo e la rabbia! Ah… mamma mia…mamma mia!

DISSE IL LUPO CATTIVO CHE ERA APPENA PASSATO DAVANTI A LORO.

Greppo: - Visto! Sganciate, sganciate i miei 5 euro!

T.E.L. – Se mai …minimo…al massimo… mmhhh… niente. –

E DETTO QUESTO TINI, ELLY E LICIA FECERO UN GRUPPETTINO IN DISPARTE A PARLOTTARE MENTRE GREPPO RIMASE DA SOLA A LAMENTARSI PER I SUOI 5 EURO, ANZI 15 EURO.

Greppo: - Uffa! Sempre così! Va bè … è la vita, la vita e la vita lè bella, lè bella, basta un po’ di nutella, nutella che ti gira la testaaaa, sembra un giorno di festaaaa!!!! –

E FINISCONO CON IL CANTARE TUTTE INSIEME.

G.T.L.E. – eeee  la vita, la vita e la vita lè bella, lè bella, basta un po’ di nutella, nutella che ti gira la testaaaa, sembra un giorno di festaaaa!!!! –

Licia: - Oh, povero lupo! Dai aiutiamolo! –

 E SUBITO GLI CORSERO DIETRO E QUANDO ARRIVARONO ELLY DISSE:

Scusa , Lupo Cattivo, perché non provi a mangiare un po’ di sana frutta e verdura?

Lupo Cattivo: - Sai che non ci avevo pensato? Anzi, ti dirò di più, da oggi divento vegetariano!

ALLORA LE RAGAZZE COLGONO UNA FOGLIA DI INSALATA E LA DANNO DA MANGIARE AL LUPO.

Tini: - Toh, mangia un po’ di insalata!

Greppo: - Dicci, com’è? –

Lupo Cattivo: - Mi avete avvelenato! Non… respiro più. Vi chiameranno i miei

agenti. –

Elly: - Forza prendete un grosso pezzo di zucchero!!!

Greppo: - ( al rallentatore) uuuoooo…. T – i – e – n – i .-

Licia: - Perché lo fai al rallentatore?

Greppo: - Perché lo voglio far morire  

Elly: - Noooo! Muoviti!!! (e la spinge).

IL PEZZO DI ZUCCHERO VA A FINIRE DIRITTO NELLA BOCCA DEL LUPO INSIEME ALLA TESTA DI GREPPO.

Lupo Cattivo: - Grazie, adesso sto bene… ma tiratemi fuori Greppo. –

Greppo: - Ok –

GREPPO ESCE COME SE NON FOSSE SUCCESSO NIENTE.

G.T.E.L. – Ciao Lupo e ricordati di mettere un po’ di zucchero su frutta quando la vuoi. Ciaooo!

LE RAGAZZE SI RITROVANO PER L’ENNESIMO VOLTA IN UN CARTONE: QUELLO DI SHREK.

Tini:- Saremo mica finiti nella Bella e la Bestia!

Greppo: -Biancaneve!

Licia: - Oppure nella Bella Addormentata nel bosco!

Elly: - Aladdin e Jasmin…

G.T.L.E.: Ciuchino!!!

C.O. – Aiutatemi!

Elly: - Cos’è successo?-

C.O. – Non riesco a fare né il marito né il padre!

Tini: - Ahh…. Ma questa volta sappiamo risolvere questo problema da sole!

Greppo: - Guarda qua, questo è un libro del buon marito e del buon padre.

Licia: -Ottimo! Abbiamo risolto il problema! –

Elly: - è di 600 miliardi di pagine… mi raccomando… divertiti! –

C.O. – Ma voi fate sempre così? –

G.T.L.E. – Sììììì… e poi ce ne andiamo. Ciaooooo!!!

E SE NE ANDARONO CON UNO SCHIOCCO DI DITA “TIC”. SI RITROVARONO , FINALMENTE, A CASA.

Tini : - E’ stato molto divertente! –

Greppo: - Molto divertente! E molto emozionante! –

Licia: - Già, moltissimo…-

Elly: - E abbiamo aiutato molti personaggi!!! –

 

DOPO DUE MESI …

 

G.T.L.E.- Ci è arrivata una cartolina, leggiamola!!!

 


 
Licia: - Che gentili sono stati! –
Elly: - Sìììì! Dovremmo fare anche noi una cartolina per loro!
Tini: - Ma non abbiamo il tempo adesso!-
Licia: - Perché? –
Greppo: - Perché è il momento della fine della storia!
G.T.E.L. -  CIAO A TUTTI!
SALUTANO TUTTI CANTANDO “LA VITA Lè BELLA”!
 
 

Laboratorio espressivo teatrale


 

LABORATORIO ESPRESSIVO TEATRALE

 
 
 
 
 
 
 
 
Definizione degli obiettivi
OBIETTIVI FORMATIVI
·         Favorire la socializzazione e la collaborazione nel lavoro di gruppo.
 
OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
·         Conoscere strumenti e  linguaggi espressivi diversi;
·         utilizzare strumenti e tecniche diverse per comunicare;
·         rafforzare l’autostima;
·         acquisire consapevolezza e capacità critica;
·         stimolare la comunicazione sul piano verbale e gestuale;
·         aiutare i ragazzi a sentirsi protagonisti e a superare incertezze e paure;
·         valorizzare tutti nel gruppo;
·         valorizzare abilità potenziali degli alunni poco motivati allo studio e all’apprendimento astratto;
·         instaurare rapporti di collaborazione con compagni e insegnanti diversi dal gruppo classe;
·         realizzare momenti interdisciplinari, arricchendo la programmazione annuale.
 
Persone coinvolte
o    Alunni
o    docenti
 
 
 
 
Descrizione del progetto/
laboratorio
La realizzazione del progetto avviene attraverso il coinvolgimento nella progettazione e nella realizzazione di più docenti, alcuni direttamente responsabili del laboratorio, altri collaborativi per specifiche attività.
L’attività teatrale si sviluppa dalla fine di ottobre e propone due spettacoli nell’arco dell’anno. Il primo a Natale e il secondo alla fine dell’anno scolastico .
Lo spettacolo finale è inteso anche come verifica e momento di trasmissione del lavoro svolto alle famiglie e alla comunità in generale.
 
 
Metodologia/
strumenti
Divisione in gruppi di lavoro: stesura e/o modifica del testo, musiche, recitazione, scenografie, balletti, elaborazione locandine e programma. Messa in scena. Verranno utilizzati CD, fotocopie e occorrente per la realizzazione di costumi e scenografie.
 
 
Verifica e
valutazione
Verifica intermedia: esecuzione del lavoro e prove.
Verifica finale: rappresentazione.
La valutazione sarà basata sullo sviluppo delle potenzialità di ogni alunno:
Ø  di tipo espressivo
Ø  di tipo relazionale.
 

 

LA DANZA DELL’ALBERO DI NATALE

Di Paola Fontana (copione, testi e musiche delle canzoni)

Simpatica proposta per un Natale all'insegna dell'ecologia, da festeggiare anche in contesti multietnici. Un piccolo abete sogna di diventare un albero di Natale, ma alla fine capirà la fortuna di essere rimasto nella foresta.

Trama

La storia vede protagonista un piccolo abete, dimenticato dai taglialegna sulle montagne del Nord, che, a differenza di tanti altri abeti sradicati ed addobbati dalla gente del paese, rimane lì inerte, infreddolito e triste. L'albero immagina che i suoi fratelli campeggino allegri e felici nelle case al caldo, ornati di tutto punto, mentre lui, ignorato da tutti, ripiega malinconicamente su se stesso. La madre terra interviene prontamente invitando l'alberello a ritenersi fortunato in quanto ancora vivo e in grado di “sentire”, al contrario di quegli alberi ormai privi di radici che, dopo essere stati per qualche giorno protagonisti della festa, vengono presto gettati via e dimenticati. La luna, chiamata in causa insieme ad altre creature del cielo, compie una magia: un coro di angeli scende a confortare l'alberello. Arriva persino Babbo Natale, con bambini che portano dolci e doni. Inizia così una bellissima festa in cui l'albero danza felice esprimendo tutta la sua vitalità.
 



















 

Le mamme hanno collaborato per la preparazione dei costumi e l'allestimento del palcoscenico.