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venerdì 28 febbraio 2014

Fumetto


 

Crea il tuo fumetto

Per iniziare
Ci si può divertire trasformando  gli amici e gli animali in personaggi dei fumetti.
Per riuscire nell’impresa dobbiamo semplificare al  massimo le linee del disegno e creare figure simpatiche e facilmente riproducibili.
Per prima cosa vediamo come disegnare una faccia del fumetto nel modo più semplice.
Disegnare un ovale e tracciare due linee perpendicolari, posizionare il naso sotto l’incrocio di queste due linee, aggiungere poi gli occhi, la bocca e le orecchie (vedi figura).
Questa è la forma base.
Si può usare il trucchetto delle linee per disegnare la testa quando è girata di lato, incurvando la linea verticale (che ti aiuterà a posizionare il naso, gli occhi e la bocca) come nella figura seguente
Potrai diversificare i personaggi  cambiando la forma della testa… ne esistono tonde, allungate, squadrate, con il mento a punta…
 


Lo stesso vale per i nasi .. ne esistono di tutti i tipi e a noi basterà accennarne la forma approssimativa con una semplice linea.

 

Anche i capelli saranno stilizzati e semplificati.
Poi ovviamente, una volta realizzata la forma del volto si possono aggiungere particolari come occhiali, cappello, orecchini, barba e baffi per gli adulti , ecc…
 
 
Le espressioni del viso

 
Le espressioni del viso sono indubbiamente lo strumento più potente per permettere al nostro personaggio di comunicare i propri sentimenti e stati d’animo (felicità, tristezza, paura…).
Non sono necessarie parole … le espressioni sono universalmente riconosciute.
Fortunatamente bastano pochi tratti essenziali, poche linee inserite correttamente per rendere alla perfezione l’emozione … come ci insegnano le emoticon diffuse sul web, per la nostra mente sono sufficienti due punti ed una linea inseriti all’interno di un cerchio per riconoscere un volto ed uno stato d’animo.
 
OCCHI E SOPRACCIGLIA

Si dice che gli occhi siano specchio dell’anima e non è un caso!
Le sopracciglia poi sono importantissime a sottolineare ciò che gli occhi già stanno dicendo.


BOCCA

Anche la forma della bocca è importantissima!
Influenza inoltre la forma delle guance e dell’intero volto.
 
CONSIGLI UTILI

Sottolineare sempre le espressioni … esagera!

Se devi disegnare un personaggio felice … disegnalo entusiasta!

Il disegno avrà molta più forza ed il personaggio sarà più caratterizzato!

Ti può essere utile tenere uno specchio vicino mentre disegni … prova le espressioni allo specchio e poi riportale sul disegno!
 
Espressioni del viso: tabella



  
Le strisce a fumetti




Le strisce a fumetti sono costituite da sequenze di immagini che posizionate nell’ordine corretto
costruiscono una storia.
Le vignette sono più interessanti se non riportano sempre la stessa inquadratura, quindi è bene cambiarla per rendere la lettura più divertente.
Come cominciare? Per prima cosa serve un’idea … si può prendere spunto da qualcosa che è successo durante la giornata, da una barzelletta o da una storia letta su un libro.
La caratteristica dei fumetti è che insieme alle immagini vengono anche riportate le parole pronunciate dai personaggi … all’interno di appositi spazi che vengono chiamati nuvolette.


LE NUVOLETTE

Le nuvolette si chiamano così perché riprendono l’idea della nuvoletta di vapore che esce dalla bocca di chi sta parlando (ma il vapore nella realtà si vede solo quando fa molto freddo!) e vengono disegnate come dei palloncini con una freccetta che va verso la bocca del personaggio.
Sia nella lettura delle vignette che in quella delle nuvolette, si procede dall’alto verso il basso e da sinistra verso destra.
La forma della nuvoletta è molto importante perché ci aiuta a capire il tono di voce del personaggio, se sta parlando, se sta urlando e se addirittura sta solo pensando…
Ecco i principali tipi di nuvoletta usati nei fumetti.



I personaggi dei vostri fumetti dovranno essere sempre riconoscibili, quindi è bene che siano per voi facili da riprodurre.
Date loro dei colori accesi ed usate toni più chiari negli sfondi.


COME LAVORARE AL TUO FUMETTO

 Il primo passo è creare la storia, una trama che leghi i disegni presenti nelle pagine. Buttate giù qualche riga con la descrizione di quel che deve succedere.
Terminata la parte scritta si procede abbozzando su un foglio le nostre vignette.
All’interno si disegnano a grandi linee le vignette e il loro contenuto. Una volta che lo schizzo della pagina ci soddisfa (questo può richiedere qualche tentativo) si riproduce in bella e si disegnano tutti i particolari.
Quando la matita è finita si ripassa con il pennarello, si lascia asciugare e si cancellano le linee di matita rimasta.
Non resta che armarsi di matite e pennarelli e colorare il tutto!
 

 



Ecco un piccolo fumetto finito.
Abbiamo preso una barzelletta e l’abbiamo riprodotta a disegni.

 
Effetti speciali
Anche nei fumetti, come nel cinema, esistono gli effetti speciali!
Alcuni di questi sono rappresentati dalle onomatopee, ovvero parole che vengono usate per imitare un rumore e lo imitano non solo nel modo in cui si leggono ma anche nel modo in cui vengono disegnate!
Molte di queste onomatopee derivano da parole inglesi e fanno ormai parte dell’immaginario comune.


Un altro tipo di effetti si può creare giocando con le ombre.
Si parla di siluette quando il personaggio è disegnato come una sagoma nera (effetto che simula la presenza della luce alle spalle).
In generale si può giocare anche con le ombre proiettate e creare effetti interessanti e divertenti, come nella figura qui sotto …



La nostra produzione

Un’avventura nel canneto















 
 
 
 
 

 
 

 
 
 
 
 
 

 

martedì 25 febbraio 2014

Il giornale


LINGUA ITALIANA

Obiettivo

1 - L’alunno sa utilizzare il codice linguistico in tutte le sue forme espressive.

1.1-  L’alunno conosce il linguaggio giornalistico e sa comporre un giornale:

-          riconosce i tipi di articoli che vengono collocati nelle varie parti del giornale;

-          conosce il sistema di impaginazione di un giornale;

-          impara a conoscere la funzione e la struttura di un titolo in una notizia;

-          sa compiere un confronto tra i titoli di una stessa notizia riportata da giornali diversi;

-          conosce gli argomenti e i temi presenti in un titolo;

-          sa compiere un confronto tra notizie uguali riportate  da giornali diversi;

-          riconosce i vari tipi di articoli;

-          conosce la struttura di un articolo giornalistico;

-          conosce le caratteristiche del linguaggio giornalistico.

Attività didattica

Contenuti e procedure: giornali quotidiani, vari tipi di articoli, impaginazione, funzione  del titolo, confronto fra titoli e confronto fra articoli. Letture, confronti, osservazioni ed analisi.

Visita alla sede del “Corriere della sera”.

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Ecco il lavoro degli alunni.

IL QUOTIDIANO

Il quotidiano deriva dal latino “quotidie” che significa “ogni giorno” e indica appunto un giornale che esce tutti i giorni.

Oggi ( 5 novembre 2013) abbiamo portato a scuola  i quotidiani di varie testate:

Corriere della sera

La provincia pavese

Il giorno

Il giornale

 

Effettuata una sommaria analisi degli articoli riportati , è evidente che non riportano le stesse notizie.

Analizziamo il Corriere della sera.

In prima pagina compaiono le  notizie  più importanti o clamorose della cronaca italiana e dall’Estero.

Da pagina 2 a pagina 11: Primo Piano , sono le notizie dell’Italia – cronaca politica.

Da pagina 12 a pagina 16 : Notizie dall’Estero.

Da pagina 17 a pagina 25 : Cronache.

A metà giornale c’è l’inserto di Milano (cronaca , cultura e tempo libero, vendite immobiliari, programmazione film).

Da pagina 27 a pagina 31: economia.

Da pagina 32 a pagina 33: cultura.

Da pagina 34 a pagina 35: idee e opinioni, lettere al Corriere.

Da pagina 37 a pagina 39: spettacoli.

Da pagina 40 a pagina 43: sport.

Pagina 44: necrologio.

Pagina 45: il tempo meteo.

Pagina 46 e 47: programmi TV.

Pagine 4 - 7 - 16 – 22 – 24 – 36 – 38 – 48: pubblicità.






 

Sistema di impaginazione

 
 
 
 
 
 


 


Attività.

Ritagliare un articolo.

 

 Leggere  attentamente  l’articolo di giornale e rispondere alle seguenti domande:

1)      CHI?

2)      QUANDO?

3)      DOVE?

4)      CHE COSA?

5)      PERCHE’?

Risposte

1)      Il capo talebano Hakimullah Mehsud è stato ucciso.

2)      Il 1° novembre 2013.

3)      In Pakistan.

4)      I capi di diversi gruppi  talebani si sono riuniti in assemblea.

5)      Per eleggere un nuovo capo talebano.

 

La cronaca e le 5 W

 

Generalmente, per scrivere una cronaca,  si utilizza il sistema detto “ metodo delle 5 W”. Sono domande che, nella lingue inglese, iniziano sempre con la W e servono a fornire al lettore gli elementi per la comprensione dell’evento.

WHO? Chi ? -  Vengono indicati i protagonisti (uno o più) della vicenda.

WHEN? Quando ? -  Vengono indicati il momento e l’epoca in cui si sono verificati i fatti narrati.

WHERE ? Dove ? -  Sono presenti le affermazioni relative ai luoghi in cui è avvenuta la vicenda.

WHAT ?  Che cosa? -  Vengono spiegati e precisati i fatti accaduti.

WHY ?  Perché ? – Vengono spiegate le cause che hanno determinato i fatti accaduti.

 

 

Impara le 5 domande e usale tutte per scrivere la cronaca di un fatto.

 

Cronaca

Il 23 agosto 1958, il proprietario di una piantagione e sua moglie Paola  hanno trovato un  trovatello, una piccola leonessa nella regione del delta del Niger, in Africa Occidentale.

La leonessa aveva un paffuto naso argenteo, due acquosi occhi da lattante , un manto vellutato e la bocca rosea con denti appuntiti come aghi.

La leonessa chiedeva a gran voce di essere nutrita. Paola si diede velocemente a radunare poppatoio, tettarella, latte e acqua bollita.

Dopo qualche anno la leonessa divenne grande e fece la sua famiglia in uno zoo.

 

La sede del Corriere della Sera
Via Solferino 28 - MILANO
 

 
 Inizia la presentazione del giornale con la lunga storia che inizia nel 1876.

 
Ecco la prima edizione del Corriere della sera
 


Continua la presentazione sul grande schermo
 



Ed ora come si fa il giornale
 




 
Qui sotto.E' il primo appuntamento collettivo della giornata. Alle ore 11.00 il direttore, il condirettore, i viceredattori e i caporedattori centrali si riuniscono con i responsabili dei settori nella Sala Albertini. La redazione romana è collegata in video conferenza.


 
Conclusa questa rassegna allargata, la direzione prende le prime decisioni operative con i titolari delle sezioni interessate e si comincia a ipotizzare una distribuzione dei temi sul timone, abbinando notizie e pagine
 
 
Nella immagine sotto indicata lo schema Flusso Editoriale spiega le lavorazioni che avvengono nell'area di preparazione del prototipo digitale, da cui verranno stampate centinaia di migliaia di copie. Il flusso produttivo dei quotidiani è tecnicamente gestito in modo completamente digitale sul "Sistema Editoriale". Il sistema editoriale non è altro che un database dove vengono raccolte tutte le informazioni (notizie d'agenzia, immagini, testi, titoli, tabelle, formati grafici predefiniti) necessarie per la creazione del giornale.
 
 
Fasi
1) Creazione di un primo timone cartaceo in collaborazione tra pubblicità e redazione, cui segue il timone digitale e l'impaginazione della pubblicità.
2) Importazione del timone digitale sul sistema editoriale e inserimento automatico della pubblicità nelle pagine.
3) Disegno manuale su carta del menabò delle pagine redazionali a cura della redazione grafica.
4) Caricamento sul sistema editoriale dei layut di pagina con assegnazione dei formati grafici predefiniti.
5) Impaginazione e completamento delle pagine con tutti gli elementi che le compongono.
6) Produzione delle pagine di servizio: borsa, TV, cinema, teatri e tempo.
7) Controllo e gestione del timone e produzione delle pagine finite.
8) Inserimento del piano di produzione: definizione delle testate, delle edizioni, dei dorsi e associazione ai centri stampa.
9) Integrazione con le pagine regionali prodotte nelle redazioni locali.
10) Trasmissione delle edizioni complete ai centri stampa.
 
 

 
 
 
 
 
Grazie alle nuove tecnologie di telecomunicazione, le pagine vengono teletrasmesse ai poli di stampa che distano magari migliaia di chilometri dalla sede di Milano. Proviamo anche noi a seguire le pagine del giornale nel loro viaggio elettronico, ad esempio verso il centro di Pessano. Le pagine sono già qui, riversate in una manciata di minuti nel supercomputer del centro e stanno per essere trasformate con un procedimento fotografico, in altrettante lastre da applicare alle  macchine rotative. Anche in tipografia, dominata dalle gigantesche rotative alte più 14 metri e lunghe 40, il computer regna sovrano. I robot radiocomandati prelevano i rotoli di carta dal magazzino: fino a 165 rotoli ogni notte che pesano in tutto 220.000 chili e, se srotolati, coprono 3.300 chilometri, quasi la distanza tra Milano e il Polo Nord. Poi “sbucciano” i rotoli e li preparano per il montaggio sullo svolgitore. Applicate le pellicole, le rotative possono partire con la stampa, alla velocità di 70.000 copie all’ora. In modo completamente automatico, le pagine stampate sono a loro volta piegate e assemblate per formare il giornale e i singoli giornali sono a loro volta suddivisi in pacchi (30.000 ogni motte), pronti per la spedizione. Non resta che caricarli sui furgoni e via, nel loro viaggio verso l’edicola.
 

 

 
 
Ed ora l'intervista ad un giornalista. 
 

 
Ed ecco arriva un altro suo collega.
 

 
 
I ragazzi chiedono, pongono tante domande.
 


 
All'ingresso della sede del Corriere della sera il busto del suo fondatore Eugenio Torelli Viollier.
 
 
 
ED ORA PRODUCIAMO IL NOSTRO GIORNALINO SCOLASTICO.