1)
LABORATORIO
EURISTICO (SCUOLA INFANZIA / CLASSE PRIMA SCUOLA PRIMARIA)
“LA
TERRA”
Dalla
narrazione (racconto da cui trarre spunto “La
storia del pappagallo Lallo”)
alla
scoperta (la terra come luogo di vita degli alunni; come
richiamo alla concretezza, alla durezza, alla trasformazione, come miscuglio di
colori e di sostanze)
Obiettivo:
Utilizzare
tutti gli stimoli e le esperienze che il mondo della terra ci mette a
disposizione per avvicinare i bambini alla concretezza, alla multiformità e
alla dinamicità della vita.
Descrizione:
Il
laboratorio si articola in diverse fasi che posso essere sviluppate anche
separatamente
FASE
|
CONTENUTO
|
ATTIVITA’ E SCOPERTE
|
1
|
La
terra
|
Toccare,
schiacciare, stringere, lasciar cadere, setacciare, separare da legnetti,
foglie, sassi…
Dare
forma ---aggiungere acqua--- fango
|
2
|
Foglie,
sassi, piume
|
Classificare
(fare MUCCHIETTI DI…)
Eseguire
operazioni logico-matematiche (tanti…pochi…confronti….)
|
3
|
In
giardino
|
Scavare,
trovare foglie, sassi…..
Ascoltare
i rumori e/o i suoni (passi sulla terra, sulle foglie, sui sensi….)
La
sabbia
Le
impronte
|
4
|
Il
colore della terra
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Scura
o chiara?
La
gradazione dei colori
|
5
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La
neve
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Raccoglierla
Osservarla
Farla
scogliere
Gli
stati dell’acqua
|
6
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La
consistenza della terra
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Asciutto
o bagnato?
|
7
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La
terra bagnata
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Stampi
e forme
Lasciare
le impronte
|
8
|
Gli
animali nella terra
|
Osservare
che la terra è abitata da alcuni animali.
Osservare
una lumaca (o un lombrico): caratteristiche scientifiche
|
9
|
La
semina
|
Curare
la semina: terra, acqua, luce.
|
Storia
breve di Lallo il Pappagallo
Una mattina arriva
nella nostra scuola un piccolo pappagallo (pupazzetto costruito con la carta)
“Ciao!” – saluta i
bambini che lo guardano incuriositi “ Mi chiamo Lallo e arrivo da molto
lontano”.
Comincia a raccontare
la sua storia e i bambini lo ascoltano attentamente dice di abitare in un bosco
ai piedi di un grosso albero perché, essendosi fatto male ad una zampetta, non
riesce più a volare ini alto e ha dovuto portare il suo nido in basso. Succede
però una cosa strana al nostro pappagallino: tutte le mattine, quando si
sveglia, si ritrova il nido pieno di terra e anche le sue ali ne sono sempre
sporche. Lallo, per nulla arrabbiato, cerca di capire perché gli accade tutto
ciò e scopre che vicino al suo nido abita una talpa piccolina, che, tutte le
mattine, pulisce la sua tana e butta fuori tutta la terra con così tanta forza
che non si accorge di buttargliela addosso. Lallo è quasi divertito e contento
di quello che gli accade, perché questa terra è speciale e ha un profumo………. Lo
volete sentire? Ve ne lascio un po’……… Così appare un mucchietto di terra e i
bambini si affrettano a dividersela per sentire se è veramente profumata come
dice Lallo e fanno una meravigliosa scoperta!
2) LABORATORIO ORTO (
SCUOLA PRIMARIA/ SECONDARIA DI PRIMO GRADO)
“L’ORTO
NATURALE”
Dalla
canzone (ascolto del brano “Ci vuole un fiore” di Sergio
Endrigo) alla scoperta (la terra come luogo di produzione delle sostanze
nutritive che servono per farci vivere)
Obiettivo:
Utilizzare
tutti gli stimoli e le esperienze che il mondo della terra ci mette a
disposizione per avvicinare i bambini alla concretezza, alla multiformità e
alla dinamicità della terra in modo da autoprodursi il cibo e riscoprire una
corretta alimentazione.
Descrizione:
Il laboratorio non si articola in diverse fasi ma deve essere portato avanti
nella sua interezza.
FASE
|
CONTENUTO
|
ATTIVITA’ E SCOPERTE
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1
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Realizzazione
dei bancali
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Costruzione
dei bancali con materiale di recupero legnoso, riempimento con la terra.
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2
|
Concimazione
del terreno
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Spiegazione
dei diversi tipi di concimazione (organica e inorganica).
Concimazione
biologica.
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3
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Riposo
del terreno
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Semina
in appositi contenitori (a scelta delle classi)
|
4
|
Cura
delle piantine
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Innaffiare
quotidianamente i contenitori
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5
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Recupero
di tutori (sostegni) per le piantine
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Ricercare
paletti, canne di bambù e legacci naturali (giunchi)
|
6
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Posizionamento
dei tubi a gocce per l’irrigazione
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Spiegazione
di semplici tecniche per il posizionamento
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7
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Stendere
la pacciamatura
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Spiegazione
dell’importanza della pacciamatura.
Toccare
la pacciamatura e stenderla sui bancali
|
8
|
Trapianto
delle piantine cresciute in classe o portate da casa
|
Spiegazione
delle varie tecniche di posizionamento delle piantine (misurare le distanze e
la profondità) e dell’abbinamento delle piante che tra loro si migliorano e
crescono meglio (consociazione)
|
9
|
Cura
dell’orto
|
Irrigazione
giornaliera, eliminazione delle erbe infestanti e dei parassiti.
|
10
|
Raccolta
dei frutti
|
Assaggiare
i prodotti fatti da noi
|
Gianni Rodari -
Sergio Endrigo
Le
cose di ogni giorno raccontano segreti
a chi le sa guardare ed ascoltare.
Per fare un tavolo ci vuole il legno
per fare il legno ci vuole l'albero
per fare l'albero ci vuole il seme
per fare il seme ci vuole il frutto
per fare il frutto ci vuole un fiore
ci vuole un fiore, ci vuole un fiore,
per fare un tavolo ci vuole un fio-o-re.
Per fare un fiore ci vuole un ramo
per fare il ramo ci vuole l'albero
per fare l'albero ci vuole il bosco
per fare il bosco ci vuole il monte
per fare il monte ci vuol la terra
per far la terra vi Vuole un fiore
per fare tutto ci vuole un fiore
Per fare un tavolo ci vuole il legno
per fare il legno ci vuole l'albero
per fare l'albero ci vuole il seme
per fare il seme ci vuole il frutto
per fare il frutto ci vuole il fiore
ci vuole il fiore, ci vuole il fiore,
per fare tutto ci vuole un fio-o-re
a chi le sa guardare ed ascoltare.
Per fare un tavolo ci vuole il legno
per fare il legno ci vuole l'albero
per fare l'albero ci vuole il seme
per fare il seme ci vuole il frutto
per fare il frutto ci vuole un fiore
ci vuole un fiore, ci vuole un fiore,
per fare un tavolo ci vuole un fio-o-re.
Per fare un fiore ci vuole un ramo
per fare il ramo ci vuole l'albero
per fare l'albero ci vuole il bosco
per fare il bosco ci vuole il monte
per fare il monte ci vuol la terra
per far la terra vi Vuole un fiore
per fare tutto ci vuole un fiore
Per fare un tavolo ci vuole il legno
per fare il legno ci vuole l'albero
per fare l'albero ci vuole il seme
per fare il seme ci vuole il frutto
per fare il frutto ci vuole il fiore
ci vuole il fiore, ci vuole il fiore,
per fare tutto ci vuole un fio-o-re
3)
LABORATORIO LINGUISTICO (
SCUOLA INFANZIA/ CLASSE PRIMA)
“IL
SUPERMERCATO”
Obiettivo:
Attraverso
l’uso del linguaggio condurre i bambini a comunicare le proprie esperienze, ad
arricchire il proprio lessico e a usare la lingua per progettare attività.
Descrizione:
Il laboratorio si articola in tre fasi principali:
Progettazione
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Uscita
|
Rielaborazione
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In aula:
-
Conoscere il supermercato
(Ci
vai? Cosa compri? Sai dove si trova?)
-
Associare la proprio esperienza alla parola
supermercato.
-
Preparare l’uscita sul territorio: leggere una
cartina e scoprire l’ubicazione del supermercato.
-
Usare l’euro per gli acquisti (simulazione con il
denaro)
|
Al
supermercato:
-
Osservazione ambientale (tragitto, edificio,
struttura, caratteristiche….)
-
Esperienza concreta di acquisto di acquisto e
reale uso del denaro.
-
Racconto dell’esperienza attraverso foto e
disegni.
|
A scuola:
-
Esposizione dei prodotti comprati al supermercato
per uno spazio-gioco dove sviluppare competenze sociali (dialoghi, rispetto
del turno, scelta del ruolo, coerenza con ruolo scelto nel gioco…….)
-
Ricostruzione dell’uscita attraverso la lettura
delle immagini fotografiche e/o dei disegni e la conversazione dei bambini.
-
Gioco simbolico “Andiamo al supermercato”.
|
4)
LABORATORIO SULL’AUTOBIOGRAFIA ( SCUOLA
PRIMARIA CLASSE PRIMA – SECONDA)
“TI
RACCONTO….”
Dal
gioco autobiografico alla conoscenza reciproca
Obiettivo:
Accogliere
e valorizzare la diversità di ciascuno per aiutare gli alunni:
a) a
sentirsi ben accetti nel gruppo classe;
b) a
riconoscersi parte di una comunità di relazioni (classe)
Descrizione:
Il laboratorio è strutturato come un gioco con i dadi, diviso in tanti quadri
tante sono le esperienze autobiografiche che si vogliono ascoltare. Ogni quadro
è numerato e riporta in parole e immagini ciò che il bambino deve raccontare. I
quadri si possono predisporre in cerchio davanti al cerchio degli alunni. A
turno i bambini tirano il dado (o i dadi) e cercano la casella corrispondente.
Dopo aver letto (parole o immagini) iniziano la verbalizzazione orale della
loro esperienza. Tutti devono avere l’opportunità di tirare e raccontare. In un
secondo momento i bambini potrebbero verbalizzare per iscritto il racconto
orale sotto forma di narrazione autobiografica o di diario.
DIMMI DI ……….
| |
CASELLA
|
IMMAGINE/PAROLE
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1
|
…..una bella notizia
|
2
|
…..un cicatrice che hai sul corpo
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3
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……un animale
|
4
|
…….uno sport
|
5
|
……..una persona che non ti piace
|
6
|
……..un sogno
|
7
|
………una paura
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8
|
…….una persona che ti piace molto
|
9
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…..un momento triste a casa-a scuola
|
10
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……un gioco
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11
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….un’ingiustizia
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12
|
…..un angolo della casa-della scuola che ti piace molto
|
13
|
……un desiderio
|
14
|
…..un cibo squisito
|
15
|
….una bella vacanza, un viaggio, una gita
|
16
|
……un Natale-una festa
|
17
|
…..una materia scolastica che…..
|
18
|
….un posto dove di piacerebbe abitare
|
19
|
...una volta che hai fatto pace
|
20
|
….un lavoro
|
21
|
….un oggetto che ti è caro
|
5) LABORATORIO DI LETTURA (
SCUOLA
PRIMARIA DALLA CLASSE SECONDA ALLA QUINTA)
“IL
GIOCO DELL’OCA CHE LEGGE”
Obiettivi: Favorire
la comprensione della lettura attraverso lo sviluppo della curiosità e della
memoria
Stimolare il piacere di leggere.
Creare occasioni di confronto in cui mettere in gioco anche le proprie
emozioni.
Descrizione:
Il laboratorio si suddivide in tre fasi
FASE
|
ATTIVITA'
|
1°
|
Presentazione dei testi da leggere o ascoltare (
circa una trentina, selezionati pere età e tipologia) con giochi e filastrocche accattivanti.
Distribuzione di un testo, a scelta, per alunno.
|
2°
|
Viene dato un tempo massimo per leggere (o
ascoltare) con attenzione il maggior numero di testi messi a disposizione.
L’insegnante terrà un elenco dei prestiti.
|
3°
|
Gioco conclusivo:
-preparare tante caselle ( come nel gioco
dell’oca) con le copertine dei testi lasciati da leggere o da ascoltare e/o
personaggi-chiave, illustrazioni tratte dal racconto,...
-un grande dado
-domande
-indovinelli riguardanti la casella.
Si procede lanciando il dado e rispondendo alla
domanda posta. Gioca un bambino alla volta; se la risposta è esatta, segna un
punto e il gioco passa al secondo bambino,…in modo che tutta la classe possa
tirare. Se la risposta è sbagliata, si dà la possibilità a un compagno di
dare quella esatta.
Al termine del percorso, i bambini riceveranno un
premio (uguale per tutti) ed, eventualmente, una coccarda del miglior
lettore.
|
Generi letterari: Classe
seconda→ FAVOLE E FIABE
Classe terza→
RACCONTI FANTASTICI
Classe
quarta→ RACCONTI REALISTICI, DIARI,
BIOGRAFIE, AUTOBIOGRAFIE
Classe quinta→
ROMANZI CLASSICI DELLA LETTERATURA INFANTILE,
RACCONTI FANTASCIENTIFICI, GIALLI, RACCONTI UMORISTICI,
ROMANZI STORICI.
6) LABORATORIO EMOTIVO- RELAZIONALE(
SCUOLA
PRIMARIA- CLASSE SECONDA)
“IL
MAGICO MONDO DI ZIGUT”
Obiettivi: Promuovere
la conoscenza e il confronto con gli altri
Promuovere lo sviluppo affettivo del gruppo
Rendere esplicito ciò che è implicito dando
nome ai propri sentimenti
Sviluppare la capacità di ascolto di se stessi
e dell’altro
Valorizzare le diversità ed essere capaci di
cooperare con chi è differente da noi.
Descrizione:
Il laboratorio viene elaborato per integrare i bambini stranieri all’interno
della classe e supportare alunni che presentano difficoltà di socializzazione e
di relazione rispetto ai loro coetanei ( ad esempio, fatica ad inserirsi nel
nuovo ambiente, incapacità di vedersi competenti, difficoltà di comunicazione…)
.
Il laboratorio è suddiviso in dieci incontri; per
ogni incontro si sceglie un tema specifico rispetto alla crescita, alle
differenze culturali, all’ambito dell’ autostima,… I temi su cui trattare sono
decisi dall’insegnante, a seguito di un’attenta osservazione delle dinamiche
interne al gruppo classe:
►la paura di crescere
►la visione che i bambini hanno degli adulti e cosa
gli adulti trasmettono
►l’autostima
►l’osservazione delle proprie capacità a scuola e in
ambito extrascolastico
►il senso d’impotenza dell’essere stranieri
►l’utilizzo delle parole per essere compresi
►la concentrazione dell’attenzione su ciò che non si
è in grado di fare
►l’accettazione di chi può essere diverso.
Le attività si svolgono in due ore per ogni
incontro:
1°
ORA
|
In classe: si affrontano i temi sopracitati
attraverso discussioni attive, dove si possono raccontare le proprie
esperienze e confrontarle anche con i docenti.
|
2°
ORA
|
A gruppi: attraverso la pittura si rappresenta il
tema discusso. Ogni bambino disegna la propria sagoma ed inserisce
l’emozione, il pensiero,… che sente in quel momento che meglio rappresenta il
suo stato d’animo.
|
La comunicazione orale , sia nella prima ora sia
nella seconda, è efficace perché permette anche ai bambini introversi o con
difficoltà di linguistiche di intervenire, raccontando di sé e della loro
visione sull’argomento trattato. In questo modo si sviluppa in classe un clima
di fiducia reciproca. I bambini hanno la possibilità di parlare, di ricredere
che le loro opinioni sono importanti e possono essere ascoltati .Le attività di
pittura sono raccolte in un grande libro le cui pagine seguono l’ordine dei
temi affrontati.
7) LABORATORIO di COMUNICAZIONE AUMENTATIVA
ALTERNATIVA
(
OGNI ORDINE DI SCUOLA)
“ANCH’IO
COMUNICO CON VOI…E VOI COMUNICATE CON ME”
Obiettivi: Sviluppare
la comunicazione mimico-espressiva e paralinguistica
Impostare un programma di comunicazione aumentativi alternativa
Costruire un percorso dinamico basato sullo sviluppo cognitivo,
affettivo e delle abilità sociali.
Descrizione: Identificare
il software adeguato alle difficoltà comunicative dell’alunno
Estrapolare le immagini significative e condivise per rispondere a
semplici domande (espressioni del viso, azioni quotidiane, azioni della scuola,…)
Costruire e leggere semplici frasi legate all’esperienza
Formulare semplici richieste (in allegato, tabella per le transizioni a
scuola, alcune frasi costruite per comunicare)
Scegliere un racconto, trasformarlo in CAA per leggerlo tutti insieme.
8)
LABORATORIO di COMUNICAZIONE (SCUOLA DELL’INFANZIA/
ALUNNI STRANIERI)
“UNA STORIA PER TUTTI”
Obiettivi: Costruire una storia, un racconto, un dialogo, una
narrazione di fatti reali e/o inventati,
comprensibile a tutti i bambini, supportata da immagini.
Descrizione: Definire
il tipo di comunicazione (storia, dialogo, narrazione di fatti reali e/o
inventati)
Utilizzare immagini (o simboli) condivise per comunicare
Raccontare oralmente con le parole e i disegni ( o simboli)
Leggere la storia per immagini /simboli
Lettura da parte dei bambini al gruppo classe.
METODO E POTENZIALI
RICADUTE SULLA QUALITÀ DELL’INTEGRAZIONE ALUNNI IN SITUAZIONE DI DISABILITA’
Il metodo utilizzato per affrontare i vari
laboratori sarà impostato partendo da situazioni concrete per arrivare alla
concettualizzazione dell’esperienza.
Le attività proposte permettono agli alunni in
situazione di disabilità di:
-
Seguire lo stesso percorso della classe;
-
Interagire con i compagni attraverso
compiti ben definiti e adeguati alle proprie capacità sensoriali, comunicative,
motorie e di relazione;
-
Favorire reti amicali di supporto e/o di
sostegno con proposte nella quali è utile e rinforzante la presenza dei
compagni;
-
Costruire relazioni sociali positive
anche al di fuori dell’orario scolastico.
In questo gli alunni in situazione di disabilità
partecipano ad una didattica veramente inclusiva.
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